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Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela e alla tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore. Il Cammino Francese è quello con maggior tradizione ed è quello più conosciuto internazionalmente. Si tratta grossomodo di un percorso di 800 km della durata di 1 mese. Questa Via in Spagna e Francia è stata definita patrimonio dell’umanità dall’Unesco e si dice che si sa dove arriva ma non da dove parte in quanto può essere considerata la via principale del Cammino d’Europa.
Si consolida come itinerario Jacobeo nel XI secolo grazie all’opera di molti regnanti di Navarra, Castiglia e Leon che fecero avanzare la riconquista e fecero del tracciato attuale un territorio libero dai musulmani. Importanti città, cariche di storia e d’arte (Pamplona, Logroño, Burgos, León) si alternano con cittadine e località minori, molte nate all’ombra del Cammino, ricche di tradizioni e di luoghi di accoglienza per i pellegrini.
Il meglio del romanico e del gotico della Spagna si incontra lungo questo itinerario e la miglior letteratura epica trova qui il suo scenario.
L’itinerario comincia sui monti Pirenei e procede lungo due varianti che corrispondono a due diversi punti di ingresso: Roncisvalle (in Navarra) e Somport (in Aragona).
I percorsi si unificano presso la località di Puente la Reina, per dirigersi poi verso ovest attraversando i territori di La Rioja e Castiglia e León entrando in Galizia da O Cebreiro, un borgo che mantiene il suo aspetto medievale. Il tratto gallego prosegue incontrando borghi e piccoli paesi, molti dei quali contenuti nel “Liber Sancti Jacobi” o “Codex Callixtinus”, per giungere a Sarria la località più importante di questa parte del Cammino che segna di fatto gli utlimi 100 chilometri del Cammino.
Il tratto galiziano con le seguenti sette tappe arriva a Santiago:
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